Butler decostruisce il soggetto della metafisica classica, inteso come un sé autonomo e razionale, e postula un soggetto estatico, esposto agli altri, e opaco a se stesso. In funzione di tale soggetto relazionale e impossibilitato a dar pienamente conto di sé, Butler svolge una critica della nozione di responsabilità e giunge a concettualizzare una responsabilità critica. In una prima fase, Butler pensa l’essere responsabile di sé come il rispondere dei propri atti, ovvero ricostruisce la formazione della coscienza morale, che corrisponde all’assunzione di una colpa a seguito di un giudizio di rimprovero o condanna; in una seconda fase, pensa, invece, ad una responsabilità etica, che è al di là di ogni possibilità di assunzione, perché è il rispondere per gli altri, il rispondere al loro appello, tramite l’esercizio della capacità di giudizio (gr. kríno).
Judith Butler per una responsabilità critica
SURACE V
2020-01-01
Abstract
Butler decostruisce il soggetto della metafisica classica, inteso come un sé autonomo e razionale, e postula un soggetto estatico, esposto agli altri, e opaco a se stesso. In funzione di tale soggetto relazionale e impossibilitato a dar pienamente conto di sé, Butler svolge una critica della nozione di responsabilità e giunge a concettualizzare una responsabilità critica. In una prima fase, Butler pensa l’essere responsabile di sé come il rispondere dei propri atti, ovvero ricostruisce la formazione della coscienza morale, che corrisponde all’assunzione di una colpa a seguito di un giudizio di rimprovero o condanna; in una seconda fase, pensa, invece, ad una responsabilità etica, che è al di là di ogni possibilità di assunzione, perché è il rispondere per gli altri, il rispondere al loro appello, tramite l’esercizio della capacità di giudizio (gr. kríno).Pubblicazioni consigliate
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