Immunità e auto-immunità: Roberto Esposito e Jacques Derrida in divergente accordo

Esposito e Derrida concordano sul fatto che l'immunità sia una chiave interpretativa del paradigma democratico, ma la elaborano giungendo a risultati divergenti. Per Esposito, l'immunità è l'opposto della comunità. Communitas è il rapporto tra persone unite da un obbligo (munus), immunitas è l'assenza di tale obbligo. Entrambe si riferiscono al munus, una in modo positivo e l'altra in modo negativo. Per Derrida, ogni co-immunità è un'identità immunitaria; tuttavia, una spinta auto-co-immune ne rovina il principio di autoprotezione. Esposito e Derrida sottolineano il carattere negativo del processo immunitario, che protegge da un male maggiore con uno minore, come appare in ambito giudiziario, medico, religioso e biopolitico; essi enfatizzano la logica omeopatica: un'immunità eccessiva porta alla morte ma, in una certa misura, protegge l'individuo o il corpo sociale. Tuttavia, Esposito pensa che l'immunità possa riaprire il tempo della communitas, Derrida spera che apra la comunità a qualcos'altro.