ll 30 aprile 1959 – durante il governo regionale siciliano guidato per la prima volta dal democristiano (Dc) Silvio Milazzo, con l’appoggio del Msi (Movimento Sociale Italiano) e del Pci (Partito Comunista Italiano) – il senatore a vita Luigi Sturzo dichiarò: «Povera Italia, se deve trastullarsi tra destra e sinistra, con un centro inoperante e con piccoli partiti circostanti, pronti, come in Sicilia, ad allearsi anche con il diavolo pur di ottenere due o tre seggi in diverse assemblee parlamentari e consiliari». Con queste parole, Sturzo, il sacerdote di Caltagirone, denunciava la tendenza inaugurata dal fenomeno della cosiddetta strategia del «milazzismo». Con tale strategia veniva troncata la tradizione che legava la Dc al centro popolare, in favore di una nuova e “originale” formula politica. Questa svolta fu segnata dall’avvicendamento al vertice tra il vecchio gruppo popolare degli sturziani e il giovane gruppo fanfaniano di «Iniziativa Democratiche»: due generazioni di democristiani siciliani, profondamente diverse tra loro, che si sarebbero incontrate per l’ultima volta al IV Congresso regionale di Messina, nel dicembre del 1953. A partire da quel momento, da quell’incontro poco ricordato, questo contributo intende tornare alle origini del passaggio generazionale per analizzarne le caratteristiche e i fattori sottesi, cercando di individuarne i principali protagonisti.

“Caro Sturzo…, Caro Micheli”. La questione agraria nel rapporto epistolare tra due esponenti del Movimento cattolico italiano (1897-1922).

Marco Carone
2025-01-01

Abstract

ll 30 aprile 1959 – durante il governo regionale siciliano guidato per la prima volta dal democristiano (Dc) Silvio Milazzo, con l’appoggio del Msi (Movimento Sociale Italiano) e del Pci (Partito Comunista Italiano) – il senatore a vita Luigi Sturzo dichiarò: «Povera Italia, se deve trastullarsi tra destra e sinistra, con un centro inoperante e con piccoli partiti circostanti, pronti, come in Sicilia, ad allearsi anche con il diavolo pur di ottenere due o tre seggi in diverse assemblee parlamentari e consiliari». Con queste parole, Sturzo, il sacerdote di Caltagirone, denunciava la tendenza inaugurata dal fenomeno della cosiddetta strategia del «milazzismo». Con tale strategia veniva troncata la tradizione che legava la Dc al centro popolare, in favore di una nuova e “originale” formula politica. Questa svolta fu segnata dall’avvicendamento al vertice tra il vecchio gruppo popolare degli sturziani e il giovane gruppo fanfaniano di «Iniziativa Democratiche»: due generazioni di democristiani siciliani, profondamente diverse tra loro, che si sarebbero incontrate per l’ultima volta al IV Congresso regionale di Messina, nel dicembre del 1953. A partire da quel momento, da quell’incontro poco ricordato, questo contributo intende tornare alle origini del passaggio generazionale per analizzarne le caratteristiche e i fattori sottesi, cercando di individuarne i principali protagonisti.
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