Il pendolo delle strategie politico-criminali sulle droghe, anche quelle leggere, oscilla ancora tra la parabola proibizionista- paternalistica e quella antiproibizionista, lasciando sopravvivere nel mezzo sistemi ibridi che, pur non cassando l’ indole punitiva e le più che irrinunciabili premure sulla prevenzione (abundans cautela non nocet), aprono spicchi di regolamentazione per alcuni tipi, quelli più innocui, di sostanze stupefacenti. La riflessione è certamente attuale, ma non può non fare i conti con le parentesi storico-normative, nazionali e sovranazionali, più o meno remote, stratificatesi sull’argomento, (ir)responsabili antecedenti dello stato dell’ arte. Nel condurla è doveroso ghermire i punti di debolezza della normativa vigente e i concreti risvolti applicativi, sulla scorta d’una indagine degli obblighi di criminalizzazione sovranazionali e di valutazioni comparatistiche onde scoprire, laddove si ritenga il proibizionismo un'aspirazione fallimentare, se i legislatori d’ Europa, sull’eticizzante disciplina degli stupefacenti, siano pronti a redimersi dalla logica del Feindstrafrecht.

L'impalpabile offensività della detenzione di stupefacenti per uso personale. Una riflessione sulla crisi del modello proibizionista.

Alessia Mazzù
2024-01-01

Abstract

Il pendolo delle strategie politico-criminali sulle droghe, anche quelle leggere, oscilla ancora tra la parabola proibizionista- paternalistica e quella antiproibizionista, lasciando sopravvivere nel mezzo sistemi ibridi che, pur non cassando l’ indole punitiva e le più che irrinunciabili premure sulla prevenzione (abundans cautela non nocet), aprono spicchi di regolamentazione per alcuni tipi, quelli più innocui, di sostanze stupefacenti. La riflessione è certamente attuale, ma non può non fare i conti con le parentesi storico-normative, nazionali e sovranazionali, più o meno remote, stratificatesi sull’argomento, (ir)responsabili antecedenti dello stato dell’ arte. Nel condurla è doveroso ghermire i punti di debolezza della normativa vigente e i concreti risvolti applicativi, sulla scorta d’una indagine degli obblighi di criminalizzazione sovranazionali e di valutazioni comparatistiche onde scoprire, laddove si ritenga il proibizionismo un'aspirazione fallimentare, se i legislatori d’ Europa, sull’eticizzante disciplina degli stupefacenti, siano pronti a redimersi dalla logica del Feindstrafrecht.
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