Il patto di famiglia, introdotto dalla legge n. 55/2006, costituisce uno strumento volto a favorire il passaggio generazionale dell’impresa, consentendo il trasferimento dell’azienda o delle partecipazioni societarie a uno o più discendenti, in deroga al divieto dei patti successori. L’istituto tutela la continuità dell’attività economica e i diritti dei legittimari non assegnatari mediante attribuzioni compensative. Sul piano fiscale, il patto di famiglia è assoggettato all’imposta sulle successioni e donazioni, ma il trattamento tributario delle attribuzioni compensative risulta controverso. Il contributo analizza i principali orientamenti giurisprudenziali e di prassi, con particolare attenzione alla recente Risoluzione dell’Agenzia delle Entrate n. 12/2025.
LA FISCALITÀ DEI PATTI DI FAMIGLIA AI FINI DELLE IMPOSTE INDIRETTE E LE ATTRIBUZIONI COMPENSATIVE
SANTA DE MARCO
2025-01-01
Abstract
Il patto di famiglia, introdotto dalla legge n. 55/2006, costituisce uno strumento volto a favorire il passaggio generazionale dell’impresa, consentendo il trasferimento dell’azienda o delle partecipazioni societarie a uno o più discendenti, in deroga al divieto dei patti successori. L’istituto tutela la continuità dell’attività economica e i diritti dei legittimari non assegnatari mediante attribuzioni compensative. Sul piano fiscale, il patto di famiglia è assoggettato all’imposta sulle successioni e donazioni, ma il trattamento tributario delle attribuzioni compensative risulta controverso. Il contributo analizza i principali orientamenti giurisprudenziali e di prassi, con particolare attenzione alla recente Risoluzione dell’Agenzia delle Entrate n. 12/2025.Pubblicazioni consigliate
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