Il presente saggio esamina le risposte dell'ordinamento statunitense alla pena capitale, in particolare la sua medicalizzazione, in connessione con il problema del ruolo partecipativo dei sanitari (alla luce dei loro doveri etici e del loro credo religioso), in comparazione con altre "scelte tragiche" compiute dallo stesso ordinamento (il suicidio assistito), ove vengono a confronto il giusto e l'utile, i diritti individuali (di autodeterminazione e di libertà religiosa) e le pretese statali.
Titolo: | "Uccisione legale" e "suicidio assistito": il paradosso statunitense delle labili frontiere della "legitimate medicine". |
Autori: | |
Data di pubblicazione: | 2008 |
Rivista: | |
Abstract: | Il presente saggio esamina le risposte dell'ordinamento statunitense alla pena capitale, in particolare la sua medicalizzazione, in connessione con il problema del ruolo partecipativo dei sanitari (alla luce dei loro doveri etici e del loro credo religioso), in comparazione con altre "scelte tragiche" compiute dallo stesso ordinamento (il suicidio assistito), ove vengono a confronto il giusto e l'utile, i diritti individuali (di autodeterminazione e di libertà religiosa) e le pretese statali. |
Handle: | http://hdl.handle.net/11570/9736 |
Appare nelle tipologie: | 14.a.1 Articolo su rivista |
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