Lo scritto mette in evidenza il mutamento di strategia processuale posto in essere dalla Corte costituzionale con la sentenza n. 264 del 2012 nei suoi rapporti con la Corte EDU, con specifico riguardo alle leggi d'interpretazione autentica. Al di là, infatti, dell'apparente consonanza dichiarata rispetto all'indirizzo della giurisprudenza europea, la Corte non cela il suo sostanziale dissenso, specificamente per il fatto che la prospettiva adottata a Strasburgo resta ristretta alla verifica della tutela accordata al singolo diritto in gioco, laddove quella fatta propria dalla Corte costituzionale si volge alla osservazione dell'intero sistema di interessi costituzionalmente protetti.
La Consulta rimette abilmente a punto la strategia dei suoi rapporti con la Corte EDU e, indossando la maschera della consonanza, cela il volto di un sostanziale, perdurante dissenso nei riguardi della giurisprudenza convenzionale (“a prima lettura” di Corte cost. n. 264 del 2012)
RUGGERI, Antonio
2012-01-01
Abstract
Lo scritto mette in evidenza il mutamento di strategia processuale posto in essere dalla Corte costituzionale con la sentenza n. 264 del 2012 nei suoi rapporti con la Corte EDU, con specifico riguardo alle leggi d'interpretazione autentica. Al di là, infatti, dell'apparente consonanza dichiarata rispetto all'indirizzo della giurisprudenza europea, la Corte non cela il suo sostanziale dissenso, specificamente per il fatto che la prospettiva adottata a Strasburgo resta ristretta alla verifica della tutela accordata al singolo diritto in gioco, laddove quella fatta propria dalla Corte costituzionale si volge alla osservazione dell'intero sistema di interessi costituzionalmente protetti.Pubblicazioni consigliate
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