Lo scritto svolge alcune notazioni critiche in merito alla tendenza, ancora da ultimo confermata da Corte cost. n. 237 del 2013, volta a fare un uso disinvolto degli strumenti di normazione, specie attraverso la confusione dei "tipi" costituzionalmente stabiliti (con specifico riguardo alla immissione di norme di delega in leggi di conversione di decreti-legge), con grave pregiudizio degli equilibri sia in seno alla forma di governo che alla forma di Stato.
La impossibile “omogeneità” di decreti-legge e di leggi di conversione, per effetto della immissione in queste ultime di norme di delega (a prima lettura di Corte cost. n. 237 del 2013)
RUGGERI, Antonio
2013-01-01
Abstract
Lo scritto svolge alcune notazioni critiche in merito alla tendenza, ancora da ultimo confermata da Corte cost. n. 237 del 2013, volta a fare un uso disinvolto degli strumenti di normazione, specie attraverso la confusione dei "tipi" costituzionalmente stabiliti (con specifico riguardo alla immissione di norme di delega in leggi di conversione di decreti-legge), con grave pregiudizio degli equilibri sia in seno alla forma di governo che alla forma di Stato.File in questo prodotto:
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