Lo scritto preliminarmente si intrattiene sui due significati assegnati all'espressione "effetti politici", con riguardo alle decisioni della Corte costituzionale, vale a dire all'incidenza da esse esercitata nei riguardi dell'indirizzo politico, per un verso, ed ai segni da esse lasciati sul sistema politico-istituzionale, per un altro verso. Ci si intrattiene quindi sulle tecniche decisorie adoperate, rilevandone la sostanziale fungibilità. Una speciale attenzione è prestata alla recente pronunzia del giudice costituzionale sulla legge elettorale, la n. 1 del 2014, evidenziandone le complessive, notevoli valenze. Si passa poi a mettere in luce le torsioni operate a carico della forma di governo (e, ancora più a fondo, della stessa forma di Stato). Lo studio si conclude con una sintetica riflessione avente ad oggetto la giurisprudenza costituzionale relativa all'autonomia regionale, la cui significativa compressione, anche in relazione alla crisi economica in atto, si riflette negativamente al piano della salvaguardia dei diritti fondamentali, la quale ad ogni buon conto richiede, per aversi in misura apprezzabile, una effettiva disponibilità al "dialogo" con le Corti europee che, tuttavia, è talora mancata o, comunque, non si è avuta in misura rilevante.

Gli “effetti politici” delle sentenze della Corte costituzionale emesse in occasione dei giudizi sulle leggi

RUGGERI, Antonio
2014-01-01

Abstract

Lo scritto preliminarmente si intrattiene sui due significati assegnati all'espressione "effetti politici", con riguardo alle decisioni della Corte costituzionale, vale a dire all'incidenza da esse esercitata nei riguardi dell'indirizzo politico, per un verso, ed ai segni da esse lasciati sul sistema politico-istituzionale, per un altro verso. Ci si intrattiene quindi sulle tecniche decisorie adoperate, rilevandone la sostanziale fungibilità. Una speciale attenzione è prestata alla recente pronunzia del giudice costituzionale sulla legge elettorale, la n. 1 del 2014, evidenziandone le complessive, notevoli valenze. Si passa poi a mettere in luce le torsioni operate a carico della forma di governo (e, ancora più a fondo, della stessa forma di Stato). Lo studio si conclude con una sintetica riflessione avente ad oggetto la giurisprudenza costituzionale relativa all'autonomia regionale, la cui significativa compressione, anche in relazione alla crisi economica in atto, si riflette negativamente al piano della salvaguardia dei diritti fondamentali, la quale ad ogni buon conto richiede, per aversi in misura apprezzabile, una effettiva disponibilità al "dialogo" con le Corti europee che, tuttavia, è talora mancata o, comunque, non si è avuta in misura rilevante.
2014
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