Lo scritto si sofferma sulla tendenza della più recente giurisprudenza costituzionale a discostarsi dai canoni che reggono il processo costituzionale, con specifico riguardo ai giudizi sulle leggi, di cui la sent. n. 178 del 2015 rende eloquente testimonianza, facendosi luogo ad una inusuale applicazione della illegittimità costituzionale "sopravvenuta", con decorrenza degli effetti dell'annullamento a partire dal giorno successivo alla pubblicazione della decisione. Si svolgono, quindi, alcune notazioni critiche avverso siffatta tendenza, evidenziando i rischi che essa fa correre per la tenuta del sistema di giustizia costituzionale.

La Corte costituzionale e la gestione sempre più “sregolata” dei suoi processi (Nota minima alla sentenza della Consulta n. 178 del 2015)

RUGGERI, Antonio
2015-01-01

Abstract

Lo scritto si sofferma sulla tendenza della più recente giurisprudenza costituzionale a discostarsi dai canoni che reggono il processo costituzionale, con specifico riguardo ai giudizi sulle leggi, di cui la sent. n. 178 del 2015 rende eloquente testimonianza, facendosi luogo ad una inusuale applicazione della illegittimità costituzionale "sopravvenuta", con decorrenza degli effetti dell'annullamento a partire dal giorno successivo alla pubblicazione della decisione. Si svolgono, quindi, alcune notazioni critiche avverso siffatta tendenza, evidenziando i rischi che essa fa correre per la tenuta del sistema di giustizia costituzionale.
2015
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Utilizza questo identificativo per citare o creare un link a questo documento: https://hdl.handle.net/11570/3060937
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