Muovendo dall’intimo ed incontroverso rapporto di strumentalità che unisce il diritto al cibo con il diritto alla vita, il saggio offre un’analisi puntuale dei diversi profili, anche problematici, connessi alla qualificazione del diritto al cibo in termini di diritto fondamentale. In particolare, viene messo in evidenza come il generico diritto al cibo, ascrivibile nell’ambito del diritto naturale, si conformi nel diritto alla sicurezza alimentare, ossia il diritto ad un cibo quantitativamente sufficiente a soddisfare il bisogno essenziale dell’uomo di alimentarsi in condizioni soddisfacenti sotto il profilo igienico-sanitario, anch’esso ancora privo di formale riconoscimento sia sul piano costituzionale sia su quello delle fonti primarie del diritto europeo. Sul piano sostanziale, peraltro, la sicurezza alimentare, nel suo significato di disponibilità degli approvvigionamenti alimentari, è stata concepita dagli estensori del Trattato istitutivo della Comunità economica europea come finalità specificatamente assegnata alla Politica agricola comune la quale ha rappresentato, sin dal suo avvio, lo strumento principale attraverso cui il legislatore comunitario garantiva e tutelava il diritto fondamentale del cittadino europeo di cibarsi. Il saggio, quindi, ripercorre, anche in chiave critica, alcune tappe fondamentali dell’evoluzione della PAC fino ai più recenti strumenti di intervento introdotti al fine di soddisfare istanze di rilevanza globale, come la garanzia della sicurezza alimentare.

Il diritto fondamentale alla sicurezza alimentare tra esigenze di tutela della salute umana e promozione della libera circolazione delle merci

GIUFFRIDA, Marianna
2015-01-01

Abstract

Muovendo dall’intimo ed incontroverso rapporto di strumentalità che unisce il diritto al cibo con il diritto alla vita, il saggio offre un’analisi puntuale dei diversi profili, anche problematici, connessi alla qualificazione del diritto al cibo in termini di diritto fondamentale. In particolare, viene messo in evidenza come il generico diritto al cibo, ascrivibile nell’ambito del diritto naturale, si conformi nel diritto alla sicurezza alimentare, ossia il diritto ad un cibo quantitativamente sufficiente a soddisfare il bisogno essenziale dell’uomo di alimentarsi in condizioni soddisfacenti sotto il profilo igienico-sanitario, anch’esso ancora privo di formale riconoscimento sia sul piano costituzionale sia su quello delle fonti primarie del diritto europeo. Sul piano sostanziale, peraltro, la sicurezza alimentare, nel suo significato di disponibilità degli approvvigionamenti alimentari, è stata concepita dagli estensori del Trattato istitutivo della Comunità economica europea come finalità specificatamente assegnata alla Politica agricola comune la quale ha rappresentato, sin dal suo avvio, lo strumento principale attraverso cui il legislatore comunitario garantiva e tutelava il diritto fondamentale del cittadino europeo di cibarsi. Il saggio, quindi, ripercorre, anche in chiave critica, alcune tappe fondamentali dell’evoluzione della PAC fino ai più recenti strumenti di intervento introdotti al fine di soddisfare istanze di rilevanza globale, come la garanzia della sicurezza alimentare.
2015
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