Questo lavoro prende avvio dal romanzo La notte (1958), celebre scritto dello scrittore ebreo Elie Wiesel – indimenticabile premio Nobel per la pace nel 1986 – per riflettere su un peculiare spazio politico, alimentato dalla memoria. Attraverso le aperture della scrittura wieseliana, oltre il muro di silenzio di Auschwitz, la memoria, tradizione vivente del popolo ebraico, assume il senso dell’azione politica: azione, con il linguaggio arendtiano, versata per il "mondo comune".
Oltrepassare la Notte: dal silenzio all’azione verso il mondo. In ricordo di Elie Wiesel
SCHEPIS, Maria Felicia
2016-01-01
Abstract
Questo lavoro prende avvio dal romanzo La notte (1958), celebre scritto dello scrittore ebreo Elie Wiesel – indimenticabile premio Nobel per la pace nel 1986 – per riflettere su un peculiare spazio politico, alimentato dalla memoria. Attraverso le aperture della scrittura wieseliana, oltre il muro di silenzio di Auschwitz, la memoria, tradizione vivente del popolo ebraico, assume il senso dell’azione politica: azione, con il linguaggio arendtiano, versata per il "mondo comune".File in questo prodotto:
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