Ultimatum della Consulta alla Corte di giustizia su Taricco, in una pronunzia che espone, ma non ancora oppone, i controlimiti (a margine di Corte cost. n. 24 del 2017)

Lo scritto sottopone ad analisi critica la ordinanza di rinvio pregiudiziale della Corte costituzionale sul caso Taricco, rilevando come tanto la Corte di Giustizia quanto lo stesso giudice costituzionale, nella circostanza, facciano luogo ad una rappresentazione parziale dell'identità costituzionale dell'ordinamento di appartenenza. Si prospetta quindi una soluzione volta al raggiungimento di un punto d'incontro tra le posizioni in atto divaricate delle Corti, sollecitando il giudice dell'Unione a far luogo ad una pronunzia manipolativa degli effetti temporali, proiettati esclusivamente nel futuro, cui dovrebbe quindi far seguito l'iniziativa della Corte costituzionale volta a sollevare davanti a se stessa una questione di legittimità costituzionale avente ad oggetto la disciplina delle prescrizioni, caducata con un'additiva di principio essa pure avente effetti solo pro futuro.