Prendendo spunto dal risultato referendario, che ha bocciato la riforma “Renzi-Boschi”, si riflette sulla democrazia rappresentativa e su quella diretta; in particolare, si appunta l’attenzione sulla crisi della rappresentanza politica e la si pone a confronto con la rappresentanza territoriale, ponendosi l’una e l’altra in una posizione di complementarietà a servizio della democrazia rappresentativa e quindi della democrazia tout court. In particolare, si riflette sulla rappresentanza delle Regioni; a tal proposito, si distingue un “versante interno” (ruolo della Conferenza Stato-Regioni e delle intese) ed un “versante esterno” (ruolo del Comitato delle Regioni). Si avanzano quindi talune proposte, sia in riferimento al profilo interno che a quello esterno, volte a rendere sostanziale ed incisiva la rappresentanza delle Regioni, nel convincimento che la “sorte” dell’autonomia risulti strettamente collegata alla effettività della rappresentanza e che quest’ultima meriti di essere riconsiderata alla luce del contesto in cui s’inscrive ed opera. Si è pertanto dell’idea che l’attuale sistema politico-istituzionale presenti gravi carenze e che necessiti profonde e radicali modifiche all’insegna dei valori della Carta costituzionale e, specificamente, del valore di autonomia.
La rappresentanza delle Regioni e l’insufficienza dei tradizionali organismi di concertazione (in particolare, la Conferenza Stato-Regioni e il Comitato delle Regioni). Prime osservazioni
RANDAZZO, ALBERTO
2017-01-01
Abstract
Prendendo spunto dal risultato referendario, che ha bocciato la riforma “Renzi-Boschi”, si riflette sulla democrazia rappresentativa e su quella diretta; in particolare, si appunta l’attenzione sulla crisi della rappresentanza politica e la si pone a confronto con la rappresentanza territoriale, ponendosi l’una e l’altra in una posizione di complementarietà a servizio della democrazia rappresentativa e quindi della democrazia tout court. In particolare, si riflette sulla rappresentanza delle Regioni; a tal proposito, si distingue un “versante interno” (ruolo della Conferenza Stato-Regioni e delle intese) ed un “versante esterno” (ruolo del Comitato delle Regioni). Si avanzano quindi talune proposte, sia in riferimento al profilo interno che a quello esterno, volte a rendere sostanziale ed incisiva la rappresentanza delle Regioni, nel convincimento che la “sorte” dell’autonomia risulti strettamente collegata alla effettività della rappresentanza e che quest’ultima meriti di essere riconsiderata alla luce del contesto in cui s’inscrive ed opera. Si è pertanto dell’idea che l’attuale sistema politico-istituzionale presenti gravi carenze e che necessiti profonde e radicali modifiche all’insegna dei valori della Carta costituzionale e, specificamente, del valore di autonomia.Pubblicazioni consigliate
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