Lo scritto preliminarmente evidenzia che l’ottimale riconoscimento dei nuovi diritti fondamentali, specie di quelli maggiormente toccati dallo sviluppo scientifico e tecnologico, è dato dal riferimento a consuetudini culturali invalse nel corpo sociale e delle quali si rendano quindi interpreti e garanti, ciascuno per la propria parte, legislatore e giudici. Si segnala quindi come la tutela dei diritti stessi resti demandata alla “leale cooperazione” di tutti gli operatori. Al legislatore spetta infatti la posizione di discipline duttili ed essenziali, ai giudici poi la loro specificazione-attuazione congrua rispetto ai casi: tutti comunque dovendo fare i conti con lo sviluppo scientifico e tecnologico ed attingendo alle illuminanti indicazioni offerte dall’etica. In questo quadro, si assiste alla “federalizzazione” dei diritti, testimoniata da “catene” di atti giurisdizionali che vengono a formazione a più livelli ordinamentali e istituzionali, all’insegna del principio della massimizzazione della tutela. Un modello, questo, che risulta particolarmente avvalorato nel presente contesto segnato da una integrazione sovranazionale avanzata e dallo sviluppo impetuoso della scienza e della tecnica, pur sempre bisognoso tuttavia di alimentarsi e rigenerarsi costantemente dall’etica.

La “federalizzazione” dei diritti fondamentali, all’incrocio tra etica, scienza e diritto

RUGGERI, Antonio
2018-01-01

Abstract

Lo scritto preliminarmente evidenzia che l’ottimale riconoscimento dei nuovi diritti fondamentali, specie di quelli maggiormente toccati dallo sviluppo scientifico e tecnologico, è dato dal riferimento a consuetudini culturali invalse nel corpo sociale e delle quali si rendano quindi interpreti e garanti, ciascuno per la propria parte, legislatore e giudici. Si segnala quindi come la tutela dei diritti stessi resti demandata alla “leale cooperazione” di tutti gli operatori. Al legislatore spetta infatti la posizione di discipline duttili ed essenziali, ai giudici poi la loro specificazione-attuazione congrua rispetto ai casi: tutti comunque dovendo fare i conti con lo sviluppo scientifico e tecnologico ed attingendo alle illuminanti indicazioni offerte dall’etica. In questo quadro, si assiste alla “federalizzazione” dei diritti, testimoniata da “catene” di atti giurisdizionali che vengono a formazione a più livelli ordinamentali e istituzionali, all’insegna del principio della massimizzazione della tutela. Un modello, questo, che risulta particolarmente avvalorato nel presente contesto segnato da una integrazione sovranazionale avanzata e dallo sviluppo impetuoso della scienza e della tecnica, pur sempre bisognoso tuttavia di alimentarsi e rigenerarsi costantemente dall’etica.
2018
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