Lo scritto rileva come il concetto di dignità richieda di essere messo a punto rifuggendo tanto dall'idea, da molti patrocinata, che ne rimette in via esclusiva la definizione all'autodeterminazione del soggetto quanto dall'altra che essa possieda carattere esclusivamente oggettivo, rilevando come al fine del suo riconoscimento un prezioso ausilio possa essere al riguardo prestato da consuetudini culturali diffuse e radicate in seno al corpo sociale. Si fa quindi notare che la dignità costituisce una sorta di “metadiritto”, che guida al riconoscimento dei nuovi diritti fondamentali, in ciò sorretta e alimentata dalla coppia dei doveri fondamentali di solidarietà e di fedeltà alla Repubblica. Ci si interroga poi su chi e come possa far luogo al riconoscimento della dignità e, in genere, dei diritti fondamentali: a questo riguardo, un ruolo di centrale rilievo si ritiene che sia esercitato dal c.d. “dialogo” tra le Corti quale strumento privilegiato della emersione delle consuetudini culturali riguardanti l’una e gli altri, della loro stabilizzazione e dell’incessante rinnovamento.Lo studio si conclude con la descrizione dei molti volti coi quali si presenta a dignità, nei più varî ambiti materiali di esperienza e con specifico riferimento alle esperienze d’inizio e fine-vita.

La dignità dell’uomo e il diritto di avere diritti (profili problematici e ricostruttivi)

RUGGERI, Antonio
2018-01-01

Abstract

Lo scritto rileva come il concetto di dignità richieda di essere messo a punto rifuggendo tanto dall'idea, da molti patrocinata, che ne rimette in via esclusiva la definizione all'autodeterminazione del soggetto quanto dall'altra che essa possieda carattere esclusivamente oggettivo, rilevando come al fine del suo riconoscimento un prezioso ausilio possa essere al riguardo prestato da consuetudini culturali diffuse e radicate in seno al corpo sociale. Si fa quindi notare che la dignità costituisce una sorta di “metadiritto”, che guida al riconoscimento dei nuovi diritti fondamentali, in ciò sorretta e alimentata dalla coppia dei doveri fondamentali di solidarietà e di fedeltà alla Repubblica. Ci si interroga poi su chi e come possa far luogo al riconoscimento della dignità e, in genere, dei diritti fondamentali: a questo riguardo, un ruolo di centrale rilievo si ritiene che sia esercitato dal c.d. “dialogo” tra le Corti quale strumento privilegiato della emersione delle consuetudini culturali riguardanti l’una e gli altri, della loro stabilizzazione e dell’incessante rinnovamento.Lo studio si conclude con la descrizione dei molti volti coi quali si presenta a dignità, nei più varî ambiti materiali di esperienza e con specifico riferimento alle esperienze d’inizio e fine-vita.
2018
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Utilizza questo identificativo per citare o creare un link a questo documento: https://hdl.handle.net/11570/3126895
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