The Great God Pan e The Inmost Light, di Arthur Machen (1894), mostrano considerevoli affinità col racconto The Birth-Mark, di Nathaniel Hawthorne (1843). Queste storie sono tutte incentrate sullo stesso tema: le conseguenze terrificanti di un esperimento condotto su una donna. Analizzando le somiglianze e le differenze tra Machen e la sua fonte, il saggio mette in luce le idee di lui sulla scienza e sulla donna. In particolare, mette in luce l’influsso dell’anti-scientismo di John Ruskin, che si può vedere nell’adozione, da parte di Machen, delle modalità apocalittiche della prosa ruskiniana, nel suo uso di stilemi biblici nel descrivere la scienza e la città moderna, e nella sua fede nell’idea di un rinnovamento della società attraverso la ripresa dell’etica cavalleresca nelle relazioni umane, a partire da quella tra uomo e donna. Nelle opere di Machen, le idee ruskiniane si fondono con la mistica della cavalleria propria dell’occultismo celtico-cristiano fin de siècle, a cui lui e il suo amico Arthur Edward Waite appartenevano, e che si basa su un simbolo che pervade il macrotesto macheniano: la ricerca del Graal.
Arthur Machen tra Hawthorne e Ruskin. Il potere salvifico del retaggio celtico nella società industriale.
Maria Serena Marchesi
2021-01-01
Abstract
The Great God Pan e The Inmost Light, di Arthur Machen (1894), mostrano considerevoli affinità col racconto The Birth-Mark, di Nathaniel Hawthorne (1843). Queste storie sono tutte incentrate sullo stesso tema: le conseguenze terrificanti di un esperimento condotto su una donna. Analizzando le somiglianze e le differenze tra Machen e la sua fonte, il saggio mette in luce le idee di lui sulla scienza e sulla donna. In particolare, mette in luce l’influsso dell’anti-scientismo di John Ruskin, che si può vedere nell’adozione, da parte di Machen, delle modalità apocalittiche della prosa ruskiniana, nel suo uso di stilemi biblici nel descrivere la scienza e la città moderna, e nella sua fede nell’idea di un rinnovamento della società attraverso la ripresa dell’etica cavalleresca nelle relazioni umane, a partire da quella tra uomo e donna. Nelle opere di Machen, le idee ruskiniane si fondono con la mistica della cavalleria propria dell’occultismo celtico-cristiano fin de siècle, a cui lui e il suo amico Arthur Edward Waite appartenevano, e che si basa su un simbolo che pervade il macrotesto macheniano: la ricerca del Graal.File | Dimensione | Formato | |
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