«Quello che conta è che non sia un teatro stupido». Wilcock critico teatrale per «Sipario» (1967-1969)

Il contributo indaga l'attività critica di Juan Rodolfo Wilcock nel contesto della sua collaborazione con «Sipario». Attraverso le sue recensioni, negli anni tra il 1967 e il 1969, è possibile verificare come i linguaggi critici si rinnovino per affrontare alcune questioni emergenti sulla scena italiana, in un tempo storico di grandi cambiamenti, non solo dentro il teatro. In particolare, Wilcock riflette sullo stato della produzione drammaturgica in Italia, sulle sperimentazioni di attori e registi e sul ruolo del pubblico, dalla sua peculiare posizione di critico e, insieme, di autore teatrale. In tale prospettiva, l’attività critica di Wilcock appare profondamente legata alla sua esperienza artistica, non solo in riferimento alla pratica drammaturgica, ma anche alle dichiarazioni di poetica teatrale espresse in diversi luoghi della sua opera.