Lo scritto mira ad indagare il diritto all’identità personale alla luce dei valori costituzionali. L’A. traccia le linee di un modello traendo spunto dal famoso romanzo “Uno, nessuno e centomila” di Luigi Pirandello; richiamando diversi passaggi di questa nota opera, l’A. coglie diversi aspetti che rilevano al fine di tracciare i contorni del diritto in parola, del quale ripercorre la genesi che si è avuta dapprima grazie alla dottrina e poi alla giurisprudenza (solo in un secondo momento, come osserva l’A., il diritto all’identità personale ha avuto un riconoscimento sul piano legislativo). Analizzando, in particolare, la sent. n. 13 del 1994 della Corte costituzionale, l’A. osserva che una ricostruzione del diritto all’identità personale che si basi solo sul rilievo del diritto al nome e all’immagine incontri taluni limiti e sia riduttiva; pertanto, mette in risalto altri profili (come quello relazionale o quello del lavoro) che concorrono alla costruzione dell’identità personale e, quindi, alla definizione del relativo diritto, che così facendo può trovare copertura – ad avviso dell’A. – in una serie di previsioni costituzionali (e non soltanto nell’art. 2 della Carta), a beneficio della tutela complessiva del diritto stesso. The paper aims at analyzing the right to personal identity in light of constitutional values. The author draws the lines of a model inspired by the famous novel “Uno, nessuno e centomila” by Luigi Pirandello; by recalling several passages of this famous work, the author captures several aspects that are important in order to define the contours of the right in question, of which he retraces the genesis that took place firstly thanks to the doctrine and then to the jurisprudence (as observed by the author, the right to personal identity has been recognized at the legislative level only on a later stage). By analyzing, in particular, the Constitutional Court’s sentence no. 13 of 1994, the author observes that a reconstruction of the right to personal identity which is based only on the importance of the right to a name and an image may encounter certain limits and be reductive; therefore, they highlight other profiles (such as the relational profile or the work one) which contribute to the shaping of personal identity and, therefore, the definition of the related right, which, according to the author, can find coverage in a series of constitutional provisions (and not only in article 2 of the Charter), for the benefit of the overall protection of the right itself.

Diritto all'identità personale e valori costituzionali. Le linee di un modello, traendo spunto da Luigi Pirandello

Alberto Randazzo
2021-01-01

Abstract

Lo scritto mira ad indagare il diritto all’identità personale alla luce dei valori costituzionali. L’A. traccia le linee di un modello traendo spunto dal famoso romanzo “Uno, nessuno e centomila” di Luigi Pirandello; richiamando diversi passaggi di questa nota opera, l’A. coglie diversi aspetti che rilevano al fine di tracciare i contorni del diritto in parola, del quale ripercorre la genesi che si è avuta dapprima grazie alla dottrina e poi alla giurisprudenza (solo in un secondo momento, come osserva l’A., il diritto all’identità personale ha avuto un riconoscimento sul piano legislativo). Analizzando, in particolare, la sent. n. 13 del 1994 della Corte costituzionale, l’A. osserva che una ricostruzione del diritto all’identità personale che si basi solo sul rilievo del diritto al nome e all’immagine incontri taluni limiti e sia riduttiva; pertanto, mette in risalto altri profili (come quello relazionale o quello del lavoro) che concorrono alla costruzione dell’identità personale e, quindi, alla definizione del relativo diritto, che così facendo può trovare copertura – ad avviso dell’A. – in una serie di previsioni costituzionali (e non soltanto nell’art. 2 della Carta), a beneficio della tutela complessiva del diritto stesso. The paper aims at analyzing the right to personal identity in light of constitutional values. The author draws the lines of a model inspired by the famous novel “Uno, nessuno e centomila” by Luigi Pirandello; by recalling several passages of this famous work, the author captures several aspects that are important in order to define the contours of the right in question, of which he retraces the genesis that took place firstly thanks to the doctrine and then to the jurisprudence (as observed by the author, the right to personal identity has been recognized at the legislative level only on a later stage). By analyzing, in particular, the Constitutional Court’s sentence no. 13 of 1994, the author observes that a reconstruction of the right to personal identity which is based only on the importance of the right to a name and an image may encounter certain limits and be reductive; therefore, they highlight other profiles (such as the relational profile or the work one) which contribute to the shaping of personal identity and, therefore, the definition of the related right, which, according to the author, can find coverage in a series of constitutional provisions (and not only in article 2 of the Charter), for the benefit of the overall protection of the right itself.
2021
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Utilizza questo identificativo per citare o creare un link a questo documento: https://hdl.handle.net/11570/3240812
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