Il presente contributo analizza il dibattito sull’educazione sessuale emerso sulla stampa italiana in seguito all’uscita del film “Domani è troppo tardi” (Lèonide Moguy, 1950). Nell’Italia del secondo dopoguerra il tema dell'educazione sessuale occupa il discorso pubblico, con un’enfasi sul controllo della sessualità femminile e sull’affermazione della verginità. Anche le rappresentazioni iconografiche e testuali della protagonista, la sedicenne Anna Maria Pierangeli, ricalcano gli stereotipi della virtù e del sacrificio femminile, in linea con una morale tradizionale e con la concezione cattolica della femminilità. L'intenso dibattito catalizzato dal film descrive l'adolescenza come un territorio ibrido: un luogo asfissiante caratterizzato da precetti, opinioni, osservazioni cliniche e schemi di controllo, ma anche una fase di transizione stimolata dalla nuova sessualizzazione dell'industria culturale. [This paper analyzes the debate on sexual education emerged in the Italian press following the release of the film “Domani è troppo tardi” (Léonide Moguy, 1950). In Post-War Italy, the theme of sexual knowledge occupies the public discourse, with an emphasis on the control of female sexuality and the affirmation of virginity. Even the iconographic and textual representations of the main character, the sixteen-year-old Anna Maria Pierangeli, trace the stereotypes of virtue and female sacrifice, in line with a traditional morality and the Catholic conception of femininity. The intense debate catalyzed by the film describes adolescence as a hybrid territory: an asphyxiating place characterized by precepts, opinions, clinical observations, and control schemes; but also a transitional stage stimulated by the new sexualization of the cultural industry.]
«Tutto parla in termini sessuali»: educazione sessuale, adolescenza e verginità in "Domani è troppo tardi" (1950)
Busetta, Laura
2022-01-01
Abstract
Il presente contributo analizza il dibattito sull’educazione sessuale emerso sulla stampa italiana in seguito all’uscita del film “Domani è troppo tardi” (Lèonide Moguy, 1950). Nell’Italia del secondo dopoguerra il tema dell'educazione sessuale occupa il discorso pubblico, con un’enfasi sul controllo della sessualità femminile e sull’affermazione della verginità. Anche le rappresentazioni iconografiche e testuali della protagonista, la sedicenne Anna Maria Pierangeli, ricalcano gli stereotipi della virtù e del sacrificio femminile, in linea con una morale tradizionale e con la concezione cattolica della femminilità. L'intenso dibattito catalizzato dal film descrive l'adolescenza come un territorio ibrido: un luogo asfissiante caratterizzato da precetti, opinioni, osservazioni cliniche e schemi di controllo, ma anche una fase di transizione stimolata dalla nuova sessualizzazione dell'industria culturale. [This paper analyzes the debate on sexual education emerged in the Italian press following the release of the film “Domani è troppo tardi” (Léonide Moguy, 1950). In Post-War Italy, the theme of sexual knowledge occupies the public discourse, with an emphasis on the control of female sexuality and the affirmation of virginity. Even the iconographic and textual representations of the main character, the sixteen-year-old Anna Maria Pierangeli, trace the stereotypes of virtue and female sacrifice, in line with a traditional morality and the Catholic conception of femininity. The intense debate catalyzed by the film describes adolescence as a hybrid territory: an asphyxiating place characterized by precepts, opinions, clinical observations, and control schemes; but also a transitional stage stimulated by the new sexualization of the cultural industry.]File | Dimensione | Formato | |
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