La raccolta delle poesie di Maria Gabriella Adamo, pazientemente recuperate e organizzate da René Corona nel volume "Il Giardino di là del mare" che ne accoglie anche prose e racconti, consente di esplorare il mondo interiore di Maria Gabriella che ha spesso affidato alla poesia la voce del suo intimo. Le nove sezioni in cui si articola la raccolta poetica, a volte divise in sottosezioni, permettono di entrare, in punta di piedi, in questo mondo che si muove, nell’intreccio del tempo, tra infanzia e maturità, assenza e ricordi, permeato di emozioni, accenni onirici e sensazioni forti ma che non si sottrae, con grevi interrogativi, all’espressione del dubbio, dell’insoddisfazione, della solitudine. Anima poliedrica e sensibile, capace di abbracciare temi diversi che vanno dall’attualità alle note più profonde, la scrittura poetica di Maria Gabriella, alterna momenti di grande intensità e, talora, di amaro realismo, a divertissements puri e ironici, per giungere, quale novello Adamo, apice del percorso di vita e di scrittura, in quell’Eden, quel Giardino di là del mare che titola la raccolta, che le consente di vivere la dualità dello Stretto, quale luogo simbolico, in cui la Natura la accoglie con le sue fioriture e le sue creature, e di cui fa definitivamente la sua dimora: «E il Giardino di là del mare | Divenne approdo | E su radici profonde | Si innalzò la mia Casa».

Percorsi e regards ‘di là del mare’ nella poesia di Maria Gabriella Adamo

Paola Labadessa
2024-01-01

Abstract

La raccolta delle poesie di Maria Gabriella Adamo, pazientemente recuperate e organizzate da René Corona nel volume "Il Giardino di là del mare" che ne accoglie anche prose e racconti, consente di esplorare il mondo interiore di Maria Gabriella che ha spesso affidato alla poesia la voce del suo intimo. Le nove sezioni in cui si articola la raccolta poetica, a volte divise in sottosezioni, permettono di entrare, in punta di piedi, in questo mondo che si muove, nell’intreccio del tempo, tra infanzia e maturità, assenza e ricordi, permeato di emozioni, accenni onirici e sensazioni forti ma che non si sottrae, con grevi interrogativi, all’espressione del dubbio, dell’insoddisfazione, della solitudine. Anima poliedrica e sensibile, capace di abbracciare temi diversi che vanno dall’attualità alle note più profonde, la scrittura poetica di Maria Gabriella, alterna momenti di grande intensità e, talora, di amaro realismo, a divertissements puri e ironici, per giungere, quale novello Adamo, apice del percorso di vita e di scrittura, in quell’Eden, quel Giardino di là del mare che titola la raccolta, che le consente di vivere la dualità dello Stretto, quale luogo simbolico, in cui la Natura la accoglie con le sue fioriture e le sue creature, e di cui fa definitivamente la sua dimora: «E il Giardino di là del mare | Divenne approdo | E su radici profonde | Si innalzò la mia Casa».
2024
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