Onlyfans, un’indagine per comprendere il rapporto degli adolescenti con intimità e nuove vetrinizzazioni

L’immagine è centrale nelle relazioni social, un io confezionato per presentarsi al pubblico, costruito per piacere, per raccogliere like e per essere condiviso, commentato. Si tratta di una vera e propria esteriorizzazione della nostra individualità, che mette sempre di più al centro l’esibizione del corpo come altro da sé (Pira, 2017). In tal senso stiamo assistendo ad una trasformazione dell’intimità, la rappresentazione del sé, che ne deriva, appare come una espressione pubblica in chiave mediale. In questo percorso proprio le dimensioni del corpo e della sessualità sembrano assumere una centralità che attribuisce loro una forte rilevanza nella costruzione identitaria di ciascuno. In tale prospettiva si si intende fornire un’analisi sul fenomeno Onlyfans attraverso la somministrazione in forma anonima di un questionario per auto-compilazione in modalità CAWI, che ha coinvolto 1116 intervistati tra i 14 e i 30 anni. Il titolo della survey era “L’impatto di OnlyFans sulla generazione Z”. La piattaforma è infatti associata principalmente a contenuti sessuali. Partendo dal presupposto che i creatori di OnlyFans si trovano in una posizione unica all’incrocio tra la creazione di contenuti professionali sui social media e il lavoro sessuale, abbiamo voluto cercare di identificare quale sia l’atteggiamento dei giovani intervistati nei confronti del social OnlyFans; comprendere quale sia la percezione del social e la definizione che ne danno rispetto ai contenuti veicolati; comprendere quale sia l’atteggiamento in relazione alla percezione della sessualità e alla libertà di espressione individuale.