Nell’ottica di voler caratterizzare la sansa di olive e con l’intento di un utilizzo sempre maggiore di questo sottoprodotto nel settore della mangimistica, considerato il prezioso apporto in termine di lipidi grezzi e di fibra che lo stesso apporta a fronte di un continuo e costante rincaro delle materie prime utilizzate in alimentazione animale, l’obiettivo di questo studio è stato quello di applicare l’innovativa e rapida tecnica NIRS per la caratterizzazione analitica della sansa di oliva. Il settore agroalimentare è sicuramente quello dove la tecnica NIRS è maggiormente diffusa; circa il 70% delle applicazione derivano da questo ambito. Infatti essa è rapida, poco costosa, non richiede reagenti chimici, non produce materiale di scarto e non crea problematiche di sicurezza e salute. Il vantaggio enorme deriva dal fatto che numerosi parametri di un campione possono essere determinati contemporaneamente ed in tempo reale al momento del ricevimento del campione. Tuttavia, affinché uno spettrofotometro NIR possa fare una corretta analisi quali-quantitativa è necessario sviluppare una calibrazione specifica per ciascuna matrice attraverso metodi multivariati. In questo studio al fine di sviluppare nuove curve di taratura specifiche per l’analisi della sansa di oliva è stato utilizzato il NIR 6500 e si è reso necessario disporre di un adeguato e rappresentativo numero di campioni quanto più chimicamente differenti fra di loro in modo da fornire allo strumento dati analitici differenti e realizzare una curva “robusta”. A tal fine sono stati prelevati nella campagna olearia 2009/2010 n.100 campioni di sansa provenienti da diversi oleifici e frantoi presenti in Sicilia ed in Calabria. Successivamente, nella campagna olearia 2010/2011, sono stati prelevati ulteriori 100 campioni di sansa. Su tutti i campioni sono stati determinati: Umidità, Proteina greggia (PG), Grassi greggi (LG), Cellulosa greggia (FG), Ceneri gregge, Fibra neutro detersa (NDF), Fibra acido detersa (ADF), Lignina acido detersa (ADL) utilizzando le metodiche analitiche ufficiali. Gli stessi campioni di sansa sono stati, quindi, letti al NIRS e tutti gli spettri ottenuti sono stati associati alle analisi fatte con le metodiche convenzionali. Disponendo sia degli spettri che del corrispondente dato analitico di ogni singolo campione si è proceduto, quindi, alla costruzione della curva di calibrazione. Le diverse prove di sviluppo delle curve sono state fatte utilizzando una regressione Partial Least Squares (PLS) lavorando su tutto l’intervallo spettrale a disposizione. Al fine di valutare la robustezza della curva di calibrazione, tutti i dati sono stati sottoposti ad elaborazione matematico statistica mettendo a confronto, per ogni parametro analitico, i risultati ottenuti con la metodica NIRS e quelli ottenuti con le metodiche convenzionali AOAC. Dal confronto tra i valori ottenuti con le due metodiche è emerso che i risultati relativi a tutti i parametri composizionali sono stati sovrapponibili tra di loro con un valore della significatività statistica superiore allo 0,05. L’applicazione della curva di calibrazione NIRS è efficiente in termini di risposte analitiche per i parametri di Umidità, PG, LG, FG, Ceneri, NDF, ADF, ADL, anche per la sansa di oliva. La tecnica NIRS, pertanto può essere una valida, economica e veloce alternativa nella caratterizzazione chimica dei principali costituenti di questa particolare tipologia di sottoprodotto. Quanto detto assume particolare importanza nell’ottica di un suo utilizzo sempre maggiore nel settore della mangimistica quale componente delle razioni per animali da reddito alla luce della presenza di importanti principi nutritivi, in modo particolare lipidi e fibra grezza, e del continuo rincaro delle materie prime e dei sottoprodotti di origine vegetale. In tale direzione la sansa di oliva essiccata, se adeguatamente gestita, può essere considerata una potenziale risorsa per il comparto zootecnico e non può essere etichettata solo ed unicamente quale prodotto di scarto dell’industria olearia.

Sansa di oliva e NIRS: l'innovazione nella mangimistica

CHIOFALO, Biagina;LO PRESTI, Vittorio;PAGLIARO, MASSIMILIANO;CHIOFALO, Vincenzo
2011-01-01

Abstract

Nell’ottica di voler caratterizzare la sansa di olive e con l’intento di un utilizzo sempre maggiore di questo sottoprodotto nel settore della mangimistica, considerato il prezioso apporto in termine di lipidi grezzi e di fibra che lo stesso apporta a fronte di un continuo e costante rincaro delle materie prime utilizzate in alimentazione animale, l’obiettivo di questo studio è stato quello di applicare l’innovativa e rapida tecnica NIRS per la caratterizzazione analitica della sansa di oliva. Il settore agroalimentare è sicuramente quello dove la tecnica NIRS è maggiormente diffusa; circa il 70% delle applicazione derivano da questo ambito. Infatti essa è rapida, poco costosa, non richiede reagenti chimici, non produce materiale di scarto e non crea problematiche di sicurezza e salute. Il vantaggio enorme deriva dal fatto che numerosi parametri di un campione possono essere determinati contemporaneamente ed in tempo reale al momento del ricevimento del campione. Tuttavia, affinché uno spettrofotometro NIR possa fare una corretta analisi quali-quantitativa è necessario sviluppare una calibrazione specifica per ciascuna matrice attraverso metodi multivariati. In questo studio al fine di sviluppare nuove curve di taratura specifiche per l’analisi della sansa di oliva è stato utilizzato il NIR 6500 e si è reso necessario disporre di un adeguato e rappresentativo numero di campioni quanto più chimicamente differenti fra di loro in modo da fornire allo strumento dati analitici differenti e realizzare una curva “robusta”. A tal fine sono stati prelevati nella campagna olearia 2009/2010 n.100 campioni di sansa provenienti da diversi oleifici e frantoi presenti in Sicilia ed in Calabria. Successivamente, nella campagna olearia 2010/2011, sono stati prelevati ulteriori 100 campioni di sansa. Su tutti i campioni sono stati determinati: Umidità, Proteina greggia (PG), Grassi greggi (LG), Cellulosa greggia (FG), Ceneri gregge, Fibra neutro detersa (NDF), Fibra acido detersa (ADF), Lignina acido detersa (ADL) utilizzando le metodiche analitiche ufficiali. Gli stessi campioni di sansa sono stati, quindi, letti al NIRS e tutti gli spettri ottenuti sono stati associati alle analisi fatte con le metodiche convenzionali. Disponendo sia degli spettri che del corrispondente dato analitico di ogni singolo campione si è proceduto, quindi, alla costruzione della curva di calibrazione. Le diverse prove di sviluppo delle curve sono state fatte utilizzando una regressione Partial Least Squares (PLS) lavorando su tutto l’intervallo spettrale a disposizione. Al fine di valutare la robustezza della curva di calibrazione, tutti i dati sono stati sottoposti ad elaborazione matematico statistica mettendo a confronto, per ogni parametro analitico, i risultati ottenuti con la metodica NIRS e quelli ottenuti con le metodiche convenzionali AOAC. Dal confronto tra i valori ottenuti con le due metodiche è emerso che i risultati relativi a tutti i parametri composizionali sono stati sovrapponibili tra di loro con un valore della significatività statistica superiore allo 0,05. L’applicazione della curva di calibrazione NIRS è efficiente in termini di risposte analitiche per i parametri di Umidità, PG, LG, FG, Ceneri, NDF, ADF, ADL, anche per la sansa di oliva. La tecnica NIRS, pertanto può essere una valida, economica e veloce alternativa nella caratterizzazione chimica dei principali costituenti di questa particolare tipologia di sottoprodotto. Quanto detto assume particolare importanza nell’ottica di un suo utilizzo sempre maggiore nel settore della mangimistica quale componente delle razioni per animali da reddito alla luce della presenza di importanti principi nutritivi, in modo particolare lipidi e fibra grezza, e del continuo rincaro delle materie prime e dei sottoprodotti di origine vegetale. In tale direzione la sansa di oliva essiccata, se adeguatamente gestita, può essere considerata una potenziale risorsa per il comparto zootecnico e non può essere etichettata solo ed unicamente quale prodotto di scarto dell’industria olearia.
2011
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