Negli ultimi anni, biomasse di scarto di industrie agrumarie sono state impiegate per la produzione di nuovi materiali in grado di sequestrare contaminanti di varia natura in matrici di interesse ambientale e per il recupero di molecole bioattive con proprietà nutraceutiche, terapeutiche, antiossidanti, antiinfiammatorie e antitumorali [1-2]. Il bergamotto (Citrus bergamia, C.b), frutto tipico della Calabria, è una ricca fonte di flavonoidi, limonoidi, polimetossiflavoni ed altre molecole bioattive di interesse nutraceutico-alimentare. Dati di letteratura hanno mostrato che gli scarti possiedono una quantità di polifenoli ed altri composti antiossidanti maggiore rispetto alla parte edibile [3]. Lo scopo del presente contributo è quello di caratterizzare la frazione non volatile nelle soluzioni di lavaggio di uno scarto di lavorazione del bergamotto (pastazzo), con l’obiettivo di recuperare molecole bioattive come polifenoli e composti eterociclici ossigenati – OHCs (cumarine, furocumarine, polimetossiflavoni). La biomassa di scarto, fornita dall'azienda Capua 1880 (RC), è stata triturata meccanicamente, essiccata a t = 60°C per 72 ore, divisa in aliquote e pretrattata chimicamente utilizzando H2O deionizzata o diversi solventi come NaOH, HNO3, H2O2 e 2-propanolo, a diverse temperature [4-6]. Ogni frazione è stata centrifugata e il surnatante è stato separato dai campioni solidi. Le soluzioni sono state filtrate e analizzate mediante UHPLC-PDA/ESI-MS e UHPLC-MS/MS allo scopo di ottenere una caratterizzazione completa di polifenoli e per i composti eterociclici ossigenati, rispettivamente. I risultati ottenuti hanno evidenziato una notevole quantità di polifenoli residui nelle soluzioni di lavaggio ed i composti maggioritari sono stati Naringina, Neoeriocitrina e Neoesperidina. in tutti i campioni analizzati. Per quanto riguarda la frazione OHCs, i campioni hanno mostrato dal punto di vista qualitativo un profilo analogo agli oli essenziali di bergamotto. Quantitativamente, la percentuale totale di questi composti è minore. In conclusione, le analisi quantitative confermano l’elevata presenza di composti ad alto valore aggiunto, dimostrando la validità della procedura di recupero, per possibili applicazioni in campo alimentare, farmaceutico e cosmetico. Bibliografia [1] N. Mahato, K. Sharma, M. Sinha E. R. Baral, R. Koteswararao, A. Dhyani, M. H. Cho, S, Cho, Journal of Advanced Research, 23, 61–82, (2020). [2] S. Caballero, Y. O. Li, D. J. McClements, G. Davidov-Pardo, Critical reviews in Food Science and Nutrition, 62, 8028-8044, (2022). [3] R.K. Saini, A. Ranjit, K. Sharma, P. Prasad, X. Shang, K.G.M. Gowda, Y.-S. Keum, Antioxidants, 11, 239, (2022). [4] U. Suryavanshi, S. R. Shukla, Industrial & Engineering Chemistry Research, 49, 11682–11688, (2010). [5] S. Schiewer, S. B. Patil, Bioresource Technology, 99, 1896–1903 (2008). [6] M. Russo, A. Arigò, M. L. Calabrò, S. Farnetti, L. Mondello, P. Dugo, Journal of Functional Foods, 20, 10–19, (2016).

Determinazione di composti ad alto valore aggiunto da scarti di lavorazione del bergamotto

Anna Irto
;
Salvatore Giovanni Michele Raccuia;Katia Arena;Tania Maria Grazia Salerno;Gabriele Lando;Paola Cardiano;Francesco Cacciola;Luigi Mondello
2022-01-01

Abstract

Negli ultimi anni, biomasse di scarto di industrie agrumarie sono state impiegate per la produzione di nuovi materiali in grado di sequestrare contaminanti di varia natura in matrici di interesse ambientale e per il recupero di molecole bioattive con proprietà nutraceutiche, terapeutiche, antiossidanti, antiinfiammatorie e antitumorali [1-2]. Il bergamotto (Citrus bergamia, C.b), frutto tipico della Calabria, è una ricca fonte di flavonoidi, limonoidi, polimetossiflavoni ed altre molecole bioattive di interesse nutraceutico-alimentare. Dati di letteratura hanno mostrato che gli scarti possiedono una quantità di polifenoli ed altri composti antiossidanti maggiore rispetto alla parte edibile [3]. Lo scopo del presente contributo è quello di caratterizzare la frazione non volatile nelle soluzioni di lavaggio di uno scarto di lavorazione del bergamotto (pastazzo), con l’obiettivo di recuperare molecole bioattive come polifenoli e composti eterociclici ossigenati – OHCs (cumarine, furocumarine, polimetossiflavoni). La biomassa di scarto, fornita dall'azienda Capua 1880 (RC), è stata triturata meccanicamente, essiccata a t = 60°C per 72 ore, divisa in aliquote e pretrattata chimicamente utilizzando H2O deionizzata o diversi solventi come NaOH, HNO3, H2O2 e 2-propanolo, a diverse temperature [4-6]. Ogni frazione è stata centrifugata e il surnatante è stato separato dai campioni solidi. Le soluzioni sono state filtrate e analizzate mediante UHPLC-PDA/ESI-MS e UHPLC-MS/MS allo scopo di ottenere una caratterizzazione completa di polifenoli e per i composti eterociclici ossigenati, rispettivamente. I risultati ottenuti hanno evidenziato una notevole quantità di polifenoli residui nelle soluzioni di lavaggio ed i composti maggioritari sono stati Naringina, Neoeriocitrina e Neoesperidina. in tutti i campioni analizzati. Per quanto riguarda la frazione OHCs, i campioni hanno mostrato dal punto di vista qualitativo un profilo analogo agli oli essenziali di bergamotto. Quantitativamente, la percentuale totale di questi composti è minore. In conclusione, le analisi quantitative confermano l’elevata presenza di composti ad alto valore aggiunto, dimostrando la validità della procedura di recupero, per possibili applicazioni in campo alimentare, farmaceutico e cosmetico. Bibliografia [1] N. Mahato, K. Sharma, M. Sinha E. R. Baral, R. Koteswararao, A. Dhyani, M. H. Cho, S, Cho, Journal of Advanced Research, 23, 61–82, (2020). [2] S. Caballero, Y. O. Li, D. J. McClements, G. Davidov-Pardo, Critical reviews in Food Science and Nutrition, 62, 8028-8044, (2022). [3] R.K. Saini, A. Ranjit, K. Sharma, P. Prasad, X. Shang, K.G.M. Gowda, Y.-S. Keum, Antioxidants, 11, 239, (2022). [4] U. Suryavanshi, S. R. Shukla, Industrial & Engineering Chemistry Research, 49, 11682–11688, (2010). [5] S. Schiewer, S. B. Patil, Bioresource Technology, 99, 1896–1903 (2008). [6] M. Russo, A. Arigò, M. L. Calabrò, S. Farnetti, L. Mondello, P. Dugo, Journal of Functional Foods, 20, 10–19, (2016).
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